giovedì 23 luglio 2009
Washington nega un presunto sostegno dell'amministrazione Obama alla creazione di uno Stato del Polisario
Washington nega un presunto sostegno dell'amministrazione Obama alla creazione di uno Stato del Polisario 23/07/2009
Il quotidiano Asharq Al Awsat, che cita fonti ufficiali americane, nella sua edizione del 15 luglio che corre, ha smentito le voci che hanno circolato quest'ultime settimane, secondo la quale nuova amministrazione americana avrebbe cambiato posizione a proposito della questione del Sahara.
Un responsabile del dipartimento di Stato americano, ha dichiarato a Asharq Al Awsat, che il Presidente Obama "non ha pubblicato alcun comunicato sull'argomento", contrariamente ai conti reso che indicano soltanto il Presidente americano, sosterrebbe l'arrivo di uno Stato al Sahara.
Il responsabile americano ha spiegato al giornale arabofono, che il governo americano "sostegno in modo totale" gli sforzi fatti dal segretario generale delle Nazioni Unite, per raggiungere "una soluzione pacifica, definitiva e che sono oggetto di consenso delle parti interessate".
Il diplomatico americano aggiunge che il Presidente Obama sostegno anche gli sforzi dell'inviato personale Christopher Ross per raggiungere quest'obiettivo.
Da parte sua il giornale Al Aalam ha pubblicato una dichiarazione di un altro responsabile del dipartimento di Stato americano, fatta alla rete televisiva su Internet, della Comunità marocchina degli Stati Uniti, "Al Mohagir".
Questo responsabile ha categoricamente negato che le dichiarazioni citate sopra, siano state fatte dal dipartimento di Stato.
Ha dunque respinto le voci che hanno tentato di insinuare che il nuovo Presidente americano Barak Obama avrebbe abbandonato la posizione del suo paese, che consiste nel sostegno portato dagli Stati Uniti all'iniziativa marocchina a favore dell'autonomia allargata delle province del sud.
John Sullivan, il responsabile del servizio del Medio Oriente al dipartimento di Stato, ha aggiunto che Washington auspica sempre, che la soluzione al conflitto del Sahara abbia luogo sotto l'egida della nazione unite (vedere:
http://www.elmuhajer.com/statedepertment.php ).
La polemica è stata causata dal resoconto pubblicato dal giornale elettronico "World Tribune", che cita fonti diplomatiche non identificate, che avrebbero riportato che la casa bianca, non si sentirebbe più impegnata con la posizione dell'amministrazione Bush, a proposito dell'iniziativa marocchina d'autonomia al Sahara.
L'articolo riferendosi ad un'interpretazione abusiva e falsa della lettera del Presidente Obama a SM il re, legava la soluzione al Sahara al ruolo che avrebbe potuto svolgere il Marocco nella mediazione tra Israele e la Palestina.
Secondo il quotidiano Asharq Al Awsat, il portavoce del governo marocchino, il sig. Khalid Naciri, aveva già manifestato la sua sorpresa in reazione all'analisi che evoca il baratto tra la questione del Sahara e quella della normalizzazione con Israele, fatta dal giornale elettronico americano.
Il Sig. Naciri ha qualificato questa "analisi" "di semplice interpretazione abusiva", ricordando che la lettera non era portatrice di alcuna posizione ostile al Marocco sulla cartella del Sahara.
Il Sig. Naciri proprio, segnalato che c'era convergenza da punto di vista, con la visione del Marocco.
Ha aggiunto che il Presidente Obama ha parlato della cartella del Medio Oriente, su base del ruolo efficiente che il Marocco può svolgere nel sostegno della causa palestinese, se le condizioni conformano alle sue convinzioni sull'argomento, sono raccolte.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
giovedì 16 luglio 2009
La lettera del Presidente Obama a SM il re smentisce un presunto cambiamento della posizione americana sul Sahara
La lettera del Presidente Obama a SM il re smentisce un presunto cambiamento della posizione americana sul Sahara
14/07/2009
Il Presidente americano Barak Obama ha dichiarato in una lettera indirizzata, venerdì il 3 luglio che corre, alla sua maestà Re Mohammed VI, che gli Stati Uniti ed il Marocco condividono gli stessi valori di pace, di giustizia, di progresso e di tolleranza.
La lettera del Presidente Obama è stata particolarmente dedicata a due argomenti: la cartella della pace in Medio Oriente e l'importanza del ruolo del Marocco per la prosecuzione del processo di pace, da un lato e dell'altra, la cartella del conflitto sul Sahara occidentale, come la volontà dell'amministrazione americana di proseguire i suoi sforzi per regolarlo.
Il Sig. Obama ha affermato nella sua lettera, in risposta ad una lettera che la sua maestà il re gli ha inviato, che condivide la posizione del regno del Marocco, e che considera che le Nazioni Unite costituiscono il quadro adeguato per il regolamento della questione del Sahara.
Ha espresso la speranza che l'inviato onusiano nella regione, Christopher Ross, riuscirà nella sua missione.
" Condivido il vostro impegno che i negoziati condotti sotto gli auspici delle Nazioni Unite costituiscono il quadro adeguato che permette di raggiungere una soluzione reciprocamente accettabile, e spero che Christopher Ross, un diplomatico esperto avendo un'ampia esperienza della regione, potrà promuovere un dialogo costruttivo tra le parti" , ha scritto il Presidente Obama a SM il re.
La lettera del Presidente americano non evoca né da vicino, né di gran lunga, nessun cambiamento nella posizione americana a proposito del conflitto sul Sahara.
Non sostiene neppure, l'arrivo di uno Stato qualunque indipendente nella regione del Sahara, o la tuta di un referendum d'autodeterminazione, così come la ha pretesa la macchina propagandista dei partigiani del separatismo.
Invece il Presidente Obama ha ritenuto nella sua lettera a SM il re, che il Marocco è un mediatore efficace per avvicinare i punti di vista nel conflitto Israeliano-palestinese.
Ha ribadito a questo proposito, la sua fiducia, nell'utilità dell'azione comune maroco-americana per l'instaurazione delle basi di negoziati proficui a favore della pace in Medio Oriente.
Il Presidente Obama ha segnalato che condivide la posizione del Marocco sull'utilità dei negoziati sotto l'egida delle Nazioni Unite, per trovare una soluzione " reciprocamente accettabile" , nella cartella del Sahara, aggiungendo: " Spero di avere l'occasione di discutere con voi di tutte queste questioni e di operare insieme al rafforzamento della relazione storica tra il Marocco e gli stati-Uniti".
Aggiunge: " il mio governo lavorerà con il vostro e di altre parti nella regione, per raggiungere una soluzione che soddisfa le necessità delle popolazioni, in termini di gestione trasparente, di fiducia nello Stato di diritto e di un'amministrazione di giustizia equa".
Nel suo commento della lettera del Presidente americano, il portavoce del governo marocchino ha segnalato, durante contatti con la stampa che seguivano l'ultimo Consiglio di governo, che per la questione dell'integrità territoriale del Marocco, " attraverso questo messaggio, si osserva una convergenza tra la posizione del presidente americano e l'approccio marocchino che non presenta alcuna discordanza alle costanti del Nazione".
In ciò che segue il testo integrale della lettera del Presidente Barak Obama:
" Maestà,
Vi ringrazio per le vostre lettere piacevoli relative al miglioramento delle relazioni tra gli Stati Uniti ed il mondo musulmano, così che alle vostre preoccupazioni che riguardano Gerusalemme e Sahara occidentale.
spera di avere l'occasione di discutere con voi di tutte queste questioni e di operare insieme al rafforzamento della relazione storica tra il Marocco e gli Stati Uniti.
Apprezza il vostro impegno per il rafforzamento delle basi del dialogo e del rispetto reciproco tra le nazioni, come pure per la realizzazione della pace in Medio Oriente, sulla base delle nostre convinzioni condivise.
Al Cairo, ho espresso la mia volontà di operare per “una nuova partenza„ tra gli Stati Uniti ed i musulmani ovunque nel mondo.
Ho sottolineato che condividiamo principi comuni di giustizia e di progresso, di tolleranza e di dignità per tutti gli esseri umani.
Questi principi dovrebbero ispirarli a raggiungere una pace globale che comprende una soluzione a due stati ed una risoluzione rapida del conflitto arabo-israeliano.
Come il presidente del Comitato Al Qods, potete contribuire a far sì che i suoi membri agiscano in modo costruttivo in previsione del conseguimento dei nostri obiettivi comuni.
Sono affidando che possiamo lavorare insieme per organizzare le basi di negoziati proficui a favore della pace per tutti i popoli della regione.
È ovvio che questi negoziati possono realizzarsi soltanto se arriviamo a convincere le parti ad impegnarsi in modo costruttivo.
Li ho chiamati molto ad adempiere ai loro obblighi.
Per Israele, ciò include la sospensione delle instaurazioni, lo smantellamento degli avamposti e la rimozione delle dighe.
Trattandosi dei palestinesi, ciò implica che continuano a rafforzare le loro forze di sicurezza per combattere il terrorismo, porre fine al suo incitamento e riformare le loro istituzioni per la creazione di uno Stato palestinese.
I paesi arabi hanno anche responsabilità: oggi, più che mai, l'Autorità palestinese ha bisogno dell'appoggio finanziario e politico dei paesi arabi per concretizzare la visione di una pace duratura e ricambiare i tentativi che mirano a scalzarla.
I paesi arabi dovrebbero sostenersi sull'impegno dell'Iniziativa araba di pace per intraprendere gesti verso Israele, che vanno nel senso della fine del suo isolamento nella regione.
Spero che il Marocco, come in passato, sarà un capo nella promozione della riconciliazione tra Israele ed il mondo arabo.
Come io l'avevo detto al Cairo, se riusciamo, Gerusalemme potrebbe diventare un focolare sicuro e permanente per gli ebrei, i cristiani ed i musulmani, un luogo dove tutti i figli di Abraham potrà coabitare insieme ed in pace.
Realizzo l'importanza che riveste la questione del Sahara occidentale per voi, il vostro regno e tutte le popolazioni che hanno sofferto a causa di questo conflitto.
Condivido il vostro impegno che i negoziati condotti sotto gli auspici delle Nazioni Unite costituiscono il quadro adeguato che permette di raggiungere una soluzione reciprocamente accettabile, e speroche Christopher Ross, un diplomatico esperto avendo un'ampia esperienza della regione, potrà promuovere un dialogo costruttivo tra le parti.
Il mio governo lavorerà con il vostro e di altre parti nella regione, per raggiungere una soluzione che soddisfa le necessità delle popolazioni, in termini di gestione trasparente, di fiducia nello Stato di diritto e di un'amministrazione di giustizia equa.
Infine, apprezzo il vostro impegno personale a favore della promozione del dialogo tra le religioni e le culture e saluto i vostri sforzi, e quelli del vostro governo, per sviluppare i legami di cui abbiamo bisogno per fare fronte alle sfide principali del mondo contemporaneo".
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
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